Nel nostro blog si pubblicano soltanto contenuti originali inediti! REGISTRATI GRATUITAMENTE!
Secondo la Medicina tradizionale Cinese l'agopuntura affonda le sue radici in concetti filosofico-spirituali che, pur non essendo ostici, possono risultare difficili da digerire a livello pragmatico.
Prima di addentrarci in spiegazioni più ampie, volevamo far presente che in Oriente il pragmatismo non è sviluppato come in Occidente. Sarebbe forse esagerato dire che tale pragmatismo si è sviluppato maggiormente dopo l'influenza occidentale nell'Oriente? Ai posteri l'ardua sentenza. L'articolo che state leggendo non ha certo interesse a dirimere tale questione. In base alle nozioni mediche cinesi – non prettamente scientifiche – all'interno del corpo umano circola quella che viene definita “energia vitale”: nell'accezione comune che ci è propria, la “voglia di vivere” è quella che più si avvicina al concetto orientale di energia vitale. Secondo le nozioni mediche cinesi questa energia scorre nel corpo lungo canali definiti “meridiani”.
Se una persona si ammala è perchè questa energia vitale non scorre bene, privilegiando alcune aree del corpo a scapito di altre.
L'agopuntura si prefigge di correggere tali squilibri grazie all'introduzione di aghi nelle parti del corpo collegate ai meridiani.
Occorre Tenere conto che tali nozioni riguardano appunto il mondo della medicina orientale non scientifica; sulla base delle nozioni della medicina ufficiale relative alla struttura del corpo umano e dei suoi organi, non è infatti comprovata l'esistenza di un'energia vitale che scorre nel corpo umano, né quella dei meridiani.
La medicina ufficiale non pone l'accento sul possibile collegamento energetico tra le diverse parti del corpo, ma si occupa piuttosto di un'area specifica, non considerando le altre parti teoricamente collegate. La medicina ufficiale sta quindi tentando di trovare una spiegazione più scientifica, e se vogliamo più pragmatica, dei concetti orientali. Una delle possibili spiegazioni scientifiche individuate dalla medicina ufficiale è che questa tecnica curativa cinese stimola la liberazione di sostanze organiche chiamate endorfine, che nel corpo producono effetti antidolorifici, euforizzanti ed energetici. Pertanto queste sostanze liberate nell'organismo esercitano appunto effetti contro i dolori e altre problematiche.
Sempre parlando di medicina ufficiale in contrapposizione all'agopuntura, solo negli ultimi decenni la prima sta analizzando gli effettivi risultati della seconda, nonostante questa esista in Oriente da millenni. Per verificarne l'efficacia pratica, si è pensato di praticare un'agopuntura fittizia con aghi che pungono punti casuali, che non hanno a che fare con i meridiani e con i veri punti di agopuntura: si è voluto in pratica verificare che quello dell'agopuntura non fosse un semplice effetto placebo.
Sembrerebbe che a differenza di quella vera, l'agopuntura fittizia non provochi un significativo rilascio di sostanze organiche; va comunque evidenziato che degli effetti , pur di livello inferiore, si sono comunque verificati anche con quella fittizia.
Verso la fine degli anni '90 un centro di ricerche specializzato in campo medico, che è anche dipendente in qualche misura dal ministero della salute statunitense, ha stabilito, sulla base di un certo numero di test verificati, che questa tecnica era efficace. La qual cosa è di una certa rilevanza, considerando che il sistema sanitario americano è caratterizzato da una indiscutibile severità; altrettanto rilevante è che l'ente in questione ne ha anche suggerito l'inserimento nella sanità USA.
Ulteriori studi, condotti anch'essi in USA, hanno rivalutato quelli precedenti, pur non contraddicendoli, ponendo l'accento sulla non assoluta certezza che l'agopuntura abbia realmente effetto.
Ciononostante si sono visti risultati nel campo del trattamento delle persone in astinenza da droghe, spiegabili appunto con il rilascio delle endorfine che riduce il bisogno di droghe sia a livello fisico che mentale.
Si è anche visto che questa tecnica è di utilità per prevenire il ritorno all'uso delle droghe.
Sottolineamo comunque che la tecnica di cui stiamo parlando non è l'unica responsabile dei risultati sopra citati, essendo stata utilizzata in combinazione con altre tecniche di disintossicazione.
L'agopuntura si pratica utilizzando posizioni comode per il paziente: di solito questi è sdraiato. L'agopuntore (colui che la pratica) identifica quali sono i punti indicati per la patologia in questione ed inserisce gli aghi in tali punti.
A seconda dell'area da trattare, gli aghi possono essere più o meno lunghi ed è possibile sentire un po' di dolore al momento dell'inserimento.
Gli aghi vengono usati una sola volta, e prima del loro uso si verificano attentamente le loro caratteristiche, accertandone la loro qualità.