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Ecco come Facebook “spia” anche i non iscritti

Una nuova ricerca che mette seriamente in dubbio il livello di protezione della privacy sul social network Facebook. Questa volta lo studio è stato realizzato dall’Agenzia per la protezione dei dati personali del Belgio che ha rivelato come il social ideato da Mark Zuckerberg violi sistematicamente la privacy non solo degli iscritti, ma anche di coloro che visualizzano i profili pubblici di una determinata persona o che visualizzano i post.

Uno degli elementi che constiste in una vera e propria minaccia alla privacy sono i cookie. I cookie sono dei file che vengono installati per ricordare un determinato utente e di tracciarne le attività sui siti così da poter offrire una serie di servizi e pubblicità. Secondo la ricerca belga Facebook inserisce i cookie in tutti i browser che visualizzano le pagine pubbliche interne al social network, anche se la persona che naviga non ha nessun account Facebook.

Le leggi previste dalla normativa europea in tema di privacy prevede che ogni volta che un utente acceda in un determinato sito per la prima volta, appaia, ben visibile, un messaggio che indica come il sito web in questione utilizzi dei cookie, a quel punto l’utente può scegliere di restare o abbandonare il portale. Per quanto riguarda Facebook nella normativa è comunque specificato espressamente che l’utilizzo dei cookie viene attuato anche per coloro che non hanno un account nel social network.

Con questo sistema Facebook punta a migliorare continuamente il livello delle pubblicità che appaiono in giro nel sito. L’unica strada percorribile per fare in modo che non tenga traccia della propria navigazione è molto lungo e davvero difficile da attuare. Si chiama opt – out e prevede la cancellazione del tracciamento dei dati, attraverso l’installazione nel browser di un altro cookie: un fatto davvero paradossale. Per ora le risposte giunte dal social network si limitano a negare esattezza della ricerca sottolineando come nessuno degli autori dello studio si sia messo in contatto con Facebook per chiarimenti.

Fonte: http://gigabitpc.com/


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