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La Banca europea per gli investimenti (BEI) è stata istituita nel 1958 dal Trattato di Roma. Il suo ruolo principale è quello di concedere finanziamenti per progetti di interesse europeo, come ad esempio la realizzazione di opere infrastrutturali (collegamenti ferroviari e stradali, aeroporti, e così via). Inoltre, fornisce prestiti per investimenti di piccole imprese nell'UE e per lo sviluppo economico dei Paesi UE.
La BEI è un'istituzione senza scopo di lucro e autofinanziata, indipendente dal bilancio dell'UE. Si finanzia infatti mediante assunzione di prestiti sui mercati finanziari, con i suoi azionisti che sono gli stessi Stati membri dell'Unione europea, i quali sottoscrivono congiuntamente il suo capitale. Il contributo di ciascun Paese riflette il suo peso economico all'interno dell'Unione.
Tale sostegno da parte degli Stati membri dà alla BEI il più alto rating di credito possibile (AAA) sui mercati dei capitali, dove può quindi raccogliere grandi quantità di capitale a condizioni molto competitive. A sua volta, questo permette alla banca di investire in progetti di interesse pubblico che altrimenti non otterrebbero il denaro, o lo otterrebbero in modo più costoso e meno conveniente.
I progetti in cui la banca investe sono accuratamente selezionati. In particolare, le sue priorità nell'UE sono di sostenere la coesione e la convergenza, le piccole e medie imprese, la sostenibilità ambientale, l'innovazione, lo sviluppo delle reti di trasporto transeuropee e l’energia sostenibile.
Al di fuori dell'UE, la BEI sostiene le politiche di sviluppo e di cooperazione dell'UE, nei Paesi del Mediterraneo e dell'Europa orientale (compresa la Russia) che rientrano nella politica di vicinato dell'UE, e nei Paesi dell'Africa, dei Caraibi, del Pacifico, dell'Asia e dell'America Latina. I prestiti a questi Paesi si concentrano su sviluppo del settore privato, sviluppo delle infrastrutture, sicurezza delle forniture energetiche e sostenibilità ambientale.
Infine, la BEI è azionista di maggioranza del Fondo europeo per gli investimenti, con il quale forma il "Gruppo BEI". Il Fondo investe in capitale di rischio e fornisce garanzie alle piccole e medie imprese. Non presta direttamente alle imprese né investe direttamente nelle aziende. Invece, lavora attraverso le banche e altri intermediari finanziari, fornendo loro garanzie per coprire i loro prestiti alle piccole imprese. Il Fondo è attivo negli stati membri dell'Unione Europea e nei paesi candidati all'adesione.
Come anticipato e come ci ricorda il sito internet EuropeiUnite.eu, la BEI è un'istituzione autonoma. Assume pertanto le proprie decisioni in materia di prestiti e finanziamenti in base al merito di ciascun progetto e alle opportunità offerte dai mercati finanziari, senza farsi influenzare da altre istituzioni comunitarie. Ogni anno presenta una relazione su tutte le sue attività.
Ad ogni modo, il fatto che la BEI sia autonoma non significa che non possa avere rapporti con gli altri organi: la banca coopera infatti con le istituzioni dell'UE tanto che, per esempio, i suoi rappresentanti partecipano alle commissioni del Parlamento europeo e il presidente della BEI partecipa alle riunioni del Consiglio quando si riuniscono i ministri dell'Economia e delle Finanze dei paesi dell'UE.